CELLE SUL RIGO
 
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SOCIETA’ FILARMONICA CELLESE

(Appunti di Enrico Donatelli)

La Società Filarmonica Cellese dell’omonimo paesino Celle Sul Rigo, piccolo centro rurale situato nel comune di San Casciano dei Bagni della provincia di Siena ed al confine estremo della Toscana con il Lazio, è stata costituita il 26 Giugno del 1876.

I soci fondatori, trattandosi di una comunità dove la maggioranza delle persone erano generalmente dedite all’agricoltura, furono alcuni signori proprietari terrieri benestanti ed i più culturalmente avanzati del paese i quali oltre a donare l’immobile atto allo scopo, volevano che si potesse divulgare nel paese anche a livello più popolare l’apprendimento e la passione per la musica. 

Questi i soci fondatori  : Carlo Bocchi Bianchi, Desiderio Gori, Guglielmo Spinelli, Antonio Rossi, Domenico Palesa, Ladislao Nutarelli,
Ulisse Pomponi, Domenico Betti, Cesare Donatelli 

Il luogo adibito a questo scopo era ed è tutt’oggi denominato il “TEATRO”, situato nella via che prende il nome dallo stesso “Via del Teatro”, la cui struttura è composta da un locale d’ingresso con adiacente una piccola stanza dove è posto il riscaldamento.

Da detto locale si accede ad un’ampia ed alta sala con tetto a vista sorretto da massicce travi dal centro del quale pende un lampadario in ferro battuto.

Nella prima parte della sala vi è un piccolo ballatoio al quale si accede tramite una scala laterale in marmo, questo prima era sorretto da due massicce colonne sempre in marmo.
Dinanzi a questa sala vi è un locale semicircolare che è situato alla base di una vecchia torre muraria alla quale si accede lateralmente tramite una piccola porta che dopo una ripida scalinata porta alla sommità della torre vera e propria dove è situata un’altra stanza ed i servizi igienici (il paese di Celle Sul Rigo, aveva delle mura medioevali con alcune torri e questa è una delle poche rimaste sino ai giorni nostri).

Questo locale semicircolare, una volta era rialzato ed era il palco vero e proprio del teatro sul quale venivano eseguiti oltre ai concerti musicali anche delle rappresentazioni teatrali come operette, farse od altro, vi era infatti al centro uno spazio per il suggeritore, e quando il tempo non permetteva di svolgerlo all’aperto, il “Bruscello” (N.B.: Trattasi di una tipica rappresentazione del paese di Celle Sul Rigo in canto rimato di opere o racconti teatrali che veniva eseguita da soli uomini, anche nelle varie parti femminili).

Verso gli anni sessanta questo locale fu portato allo stato attuale, cioè un solo gradino più elevato rispetto al livello della sala, al fine di poter permettere di adibire lo stesso a bar per le feste danzanti che in quel periodo e fino a circa gli anni ottanta venivano fatte nel paese in modo particolare durante il periodo di carnevale, per finanziare le spese del corpo bandistico musicale quali divise, strumenti od altre necessità occorrenti.

Tra i primi maestri di musica, vanno ricordarti Augusto Ceccarelli ed Angelo Spinelli i quali insegnarono la stessa a molte persone che oggi sono quasi tutte scomparse e delle quali purtroppo non essendoci pervenuto alcun documento non possiamo più citarne né il talento né il nome.
Uno dei loro allievi, che iniziò suonando il clarino nel corpo bandistico sin dall’età di dieci anni e che poi per la sua passione e capacità ne seguirà le orme come maestro di musica per circa quarantacinque anni, è stato Guelfo Donatelli che oggi anche se con qualche acciacco porta ancora bene i suoi novanta anni di età.
Durante il suo periodo d’insegnamento, la Società Filarmonica Cellese, ha avuto un primo periodo di splendore, in modo particolare tra gli anni cinquanta e sessanta, dove aveva un corpo bandistico musicale tra i più numerosi che raggiungeva i cinquanta elementi circa e dei suonatori, che pur non avendo fatto il conservatorio, nulla avevano da invidiare a chi era uscito da tali studi.
Oltre al sopra nominato maestro, solo a titolo di cronaca citiamo alcuni suonatori che ancora possiamo ricordarci sia per la loro capacità che per la passione, Alvio Bonemei, Simone Bachiorrini, Athos Innoscenti, Pasquale Brizzi, Dario Nutarelli, Vinicio Innocenti, Vilfredo Signorini, Roberto Santoni, Gianni Innocenti, Marcello Brizzi (questi ultimi due ancora oggi suonano con grande capacità nella banda musicale).

Con l’avvento dell’era industriale ed il conseguente trasferimento delle persone dai piccoli centri rurali verso le grandi città il corpo bandistico musicale venne poco a poco a mancare della maggior parte dei suoi componenti e pur non venendo sciolta, la Società Filarmonica Cellese cessò per alcuni anni di esibirsi.

Quando con la riforma della scuola verso il 1965 venne introdotto l’insegnamento della musica nelle scuole medie inferiori ed il maestro Guelfo Donatelli fu chiamato ad insegnare tale materia a San Casciano dei Bagni, questi colse l’occasione per approfondire la stessa anche fuori dell’ambito scolastico, recandosi a casa dei suo allievi ed insegnando a ciascuno di loro uno strumento appropriato così da poter ricomporre insieme ai pochi elementi allora rimasti un nuovo corpo bandistico musicale.

Tra i suoi primi allievi che ancora oggi suonano nella banda musicale vanno ricordati per capacità e passione, Bernardino Paradisi, Gabriele Nutarelli, Franco Fabbrizzi, Giulio Bartolini, Maurizio Santoni, Ivano Mariotti.

Il corpo bandistico musicale di nuova formazione, riuscì a raggiungere numerosi traguardi sia come numero di suonatori, sui cinquanta circa, che come qualità; per questo fu sempre molto richiesto nelle manifestazioni religiose o civili dei paesi limitrofi sia toscani che laziali e partecipò a numerosi raduni musicali fra i quali va ricordato il “Raduno delle bande musicali toscane” che si svolse a Busseto il 3 Settembre del 1972.
Purtroppo non tutti i numerosi allievi che venivano di volta in volta formandosi, con il passare degli anni hanno seguitato a suonare nel corpo bandistico; alcuni lasciavano il paese per impegni di lavoro, altri per il venire meno della passione o per i motivi più svariati, così che l’organico dello stesso è andato nuovamente riducendosi sensibilmente.
Al maestro Donatelli è subentrato verso il 1995 il maestro Leonardo Giomarelli di Montepulciano che come il precedente ha una grande passione per la musica.
Questi si è diplomato al conservatorio musicale di Firenze ed oltre ha formare dei nuovi allievi insegna al corpo bandistico, marce, brani lirici e classici anche impegnativi che vengono molto apprezzati sia per la loro difficoltà che per l’ottima esecuzione durante le principali manifestazioni o ricorrenze del paese.
Essendosi purtroppo attualmente ridotto il corpo bandistico musicale di Celle Sul Rigo a soli quindici elementi circa, questo in molte occasioni e per l’ esecuzione dei brani più impegnativi ha bisogno dell’apporto dei suonatori della banda comunale Piazze-Cetona “Arturo Toscanini” il cui maestro di musica, è sempre il maestro Giomarelli.

Logicamente, la Società Filarmonica Cellese, pur non avendo fini di lucro, necessità di introiti, sia per le spese delle divise e degli strumenti, anche se molto spesso ogni musicante ha il suo strumento personale, che per le spese di manutenzione dei locali.A tale proposito va ricordato sia l’ultimo restauro del Teatro del 1994, che la sistemazione dell’edificio donato alla stessa dalla contessa Grazia Bocchi Bianchi.
Si trattava di una vecchia rimessa adibita a suo tempo prima al ricovero delle carrozze e poi delle automobili, che aveva subito anche i danni di un incendio situata in una corte dinanzi al palazzo Bocchi Bianchi e dalla cui struttura, dopo il restauro, sono stati ricavati su due piani alcuni locali.


Allo scopo quindi di poter reperire i necessari fondi finanziari, è stata istituita nel 1969, la sagra dei “PICI” che si svolge tutti gli anni l’ultima domenica di Maggio nella piazza principale del paese “Piazza Garibaldi” e per la quale sono stati appositamente attrezzati i locali donatigli ultimamente in quanto vicini alla medesima.
I “PICI” sono un caratteristico primo piatto di Celle Sul Rigo, fatto con ingredienti poveri, acqua, sale, farina ed allungati a guisa di un lungo spaghetto a mano, di qui il nome “PICI”, che dopo cotti vengono conditi o con l’aglione, tipico sugo di olio, aglio e concentrato di pomodoro o con il normale sugo di carne.
Logicamente durante la sagra, per la quale sono attivamente coinvolte per alcuni giorni molte persone del paese, gli uomini per l’allestimento degli stand, tavoli eccetra ed in modo particolare le donne per fare i “PICI” a mano, in piazza si possono degustare anche bistecche e salsicce alla brace, dolci, altri prodotti del luogo ed un buon vino.
Come si può facilmente comprendere quindi la Società Filarmonica Cellese necessita oltre che di suonatori, anche di buoni amministratori, i quali benché molte volte siano alcuni degli stessi musicanti, spesso sono persone estranee a tale organico.
Il vecchio statuto della Società fatto dai fondatori sopra menzionati, tra le altre cose prevedeva che le principali cariche amministrative dovessero essere assegnate ai discendenti di detti amministratori ; ricordiamo quelli degli ultimi anni, Almiro Gori, Giovannino Gori, Flavio Brizzi ed il dottor Luigi Gori.
Il nuovo statuto del 1997 invece tra le modifiche apportate ha tolto tale privilegio lasciando queste cariche all’attribuzione di elezioni tra i soci della Società Filarmonica Cellese che possono essere non solo persone appartenenti al corpo bandistico musicale ma anche semplici simpatizzanti.
Attualmente oltre all’avvocato Lanfranco Benvenuto che ricopre la carica di presidente, vanno annoverati non solamente per le cariche ricoperte, ma in particolare modo per il loro fattivo impegno, Romeno Rocchi, Ivano Mariotti, Gianni Innocenti, Marcello Brizzi, Bernardino Paradisi il quale è anche vice maestro di musica, Giulio Bartolini, Maurizio Santoni, Giorgio Bernardini, Laura Goigliotti, Savina Brizzi e Stefania Gori.
Anche se come detto sopra la Società Filarmonica Cellese attualmente si avvale della preziosa collaborazione del corpo bandistico musicale “Arturo Toscanini” coordinato dal suo presidente dottor Giuseppe Gigliotti, ci auguriamo che la stessa possa tornare ai suoi tempi migliori o che nella peggiore delle ipotesi non debba mai tramontare la passione per la musica e le tradizioni nel paese di Celle.

 

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